Black SEO, cosa devo sapere

Black SEO, cosa devo sapere?

La promozione di un sito web aumenta il numero di utenti e influisce anche sui profitti, motivo per cui molte persone utilizzano il SEO nel loro lavoro. Ma negli ultimi anni il termine black SEO, cos’è. Molti dicono subito che la sua peculiarità è che all’inizio ci vuole un piccolo investimento e l’effetto non si farà attendere a lungo.

Concetti di base, metodi e rischi

Black SEO – si tratta di un’ottimizzazione illegale del sito web, che prevede l’uso di determinati metodi e tecniche che violano le regole dei motori di ricerca. Si tratta cioè di un’azione finalizzata a entrare rapidamente nel vivo dell’estradizione. Ma è bene capire subito che l’utilizzo della SEO nera ha i suoi rischi. Il sito può rientrare in qualsiasi momento nei filtri.

Le basi della strategia

Questi metodi di ottimizzazione sono spesso utilizzati da specialisti che dispongono già di una quantità sufficiente di fondi e non vogliono aspettare a lungo. È necessario catturare immediatamente il top e continuare lo sviluppo. Spesso i proprietari di siti di file sharing utilizzano questa strategia, così come i proprietari di siti con musica o software e così via. E questi metodi servono spesso a sbarazzarsi dei concorrenti.
Come si usa:

  1. Le denunce di plagio vengono scritte ai motori di ricerca.
  2. I link al sito di un concorrente sono pubblicati su siti donatori di bassa qualità.
  3. I commenti sono scritti sui siti web dei concorrenti con link a risorse vietate.
  4. Effettuare una scrematura del budget pubblicitario, nel caso della pubblicità contestuale.

Si tratta di black SEO e dopo aver compiuto queste azioni, nella maggior parte dei casi, i portali vengono semplicemente bloccati se violano la legge.

Cos'è il black SEO

Per organizzare un’acquisizione rapida attraverso questa tecnica, si utilizzano le seguenti strategie:

  1. Il testo è nascosto nella pagina e vi sono inserite molte query. Questo avviene cambiando lo sfondo della pagina, in modo da far coincidere il testo con la stampa fine. L’utente non lo saprà, ma il motore di ricerca lo determinerà.
  2. Occultamento. In questo caso si tratta della pubblicazione di diversi tipi di contenuti sulla pagina. Prima di tutto, si tratta di informazioni utili e pertinenti, e di bassa qualità, ma con molte query diverse.
  3. Chiudere i link utilizzando i segni di punteggiatura. I punti e le virgole sono utilizzati come ancore, piccole immagini che l’utente non vedrà. Link farm. Si tratta di un’intera rete di siti, la cui essenza è quella di reindirizzarsi l’un l’altro.
  4. Satteliti. Di solito sono un gruppo intero e costituiscono una sorta di motore del sito principale. Questo metodo di promozione è il più rischioso e quello che comporta il massimo rischio di blocco.
  5. Fattori comportamentali di attrazione. Si tratta di un miglioramento artificiale del fattore comportamentale del portale, ad esempio aumentando la durata della sessione, la profondità di visualizzazione e così via.

Naturalmente, la SEO nera fornisce un rapido flusso di clienti, ma c’è sempre il rischio di essere bannati. È quindi necessario analizzare bene ogni cosa e capire se ne vale la pena o meno.